“D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”.

Italo Calvino

“Para todos todo, para nosotros nada”.

EZLN

Mio nonno e mia nonna erano partigiani. Mio padre e mia madre militanti di Avanguardia Operaia. Io sono stato cresciuto con la tensione sempre accesa verso il cambiamento. Più che altro, quel che caratterizzava la mia famiglia era l’attenzione verso l’ingiustizia. Si discuteva su tutto, dai piatti da sparecchiare fino alla fame nel mondo. Utopia non è un sogno. Utopia è camminare domandando come dicono in basso a sinistra nella foresta del Chiapas.

Privato è politico, dicevano nel ’68. È terribilmente vero. Ogni nostra azione, anche la più innocua, riverbera sugli altri. Andare a scuola in bicicletta o in macchina, differenziare la spazzatura, organizzare una raccolta di firme, ordinare il caffè Tatawelo, fondare una bottega del Commercio Equo e Solidale, prendersi in casa un ragazzo rom, aderire ad una lista civica. Tutta la vita, sia nell’agire, che nel pensare, è un atto politico. Per questo è importante fermarsi ogni tanto e guardare avanti, molto avanti, a quel futuro che vogliamo costruire insieme.

I bambini di oggi sono molto meno visionari di quelli di un tempo. Spesso sono più realisti di me che mi arrampicavo su un albero e fingevo che fosse l’astronave che mi avrebbe portato in mille mondi nuovi. Loro hanno occhi e menti immerse nei videogiochi e nei film. Ma l’istinto a volare con la fantasia, beh, quello non gli manca. Basta saper lasciare le briglie e invitarli, con una piccola spinta, verso il cielo.

PER RAGAZZI

– Randazzo, Le città parallele, Salani

– Pullman, Queste oscure materie, Salani

– Tognolini, Lunamoonda, Salani

PER ADULTI

– Le Guin, I reietti dell’altro pianeta, Nord